Impianti agricoli, quali sono i diversi tipi di irrigazione

Senz’acqua non c’è vita, è una legge di natura. Ma per essere più esatti, senza sufficiente acqua, non è possibile la vita. Vale per gli esseri umani e per la vegetazione. Lo sa bene chiunque abbia provato a coltivare una qualsiasi pianta, anche in un semplice vaso sul balcone. Ancora meglio, chi ha provato a gestire un orto. E per chi deve realizzare impianti di irrigazione agricoli Milano, trovare come e quando fornire acqua a coltivazioni e frutteti è il primo passo nella creazione della propria attività.

Mentre l’area geografica scelta, o l’esposizione alla luce del sole restano immutate, la quantità di acqua da fornire alle piante cambia in base a diverse condizioni. Quelle climatiche, prima di tutto; ma anche la presenza di varietà di vegetazione diversa, che richiede quantitativi di irrigazione differenti. E anche la presenza umana può variando la composizione del terreno o influire sull’umidità dell’aria, modificando il micro ecosistema.

E’ quindi comprensibile che il primo passo da compiere è quello di progettare attentamente l’irrigazione, rivolgendosi a una ditta specializzata nella realizzazione impianti per l’agricoltura.

Realizzare un buon progetto per impianti di irrigazione

Il primo passo da compiere, nella stesura del progetto di un impianto di irrigazione, è quello di raccogliere tutte le misure necessarie per analizzare l’area. Non si tratta solo di conoscere il perimetro o il totale dei metri quadri; bisogna tenere conto di possibili ostacoli come costruzioni, tubature, rocce.

La composizione del terreno è un altro elemento da cui non si può prescindere: vi dirà molto su come l’acqua verrà assorbita o dispersa. Un altro elemento naturale da prendere in considerazione è l’esposizione al sole: per quante ore batte il sole, con quale intensità e su quali zone in particolare. Ovviamente si dovrà fare una stima tenendo conto del cambio delle stagioni, della diversa temperatura esterna, e degli orari di alba e tramonto.

L’impianto idrico

Se l’impianto di irrigazione è realizzato da voi, quello idrico invece è gestito da Enti pubblici; vi vi dovrete solo allacciare. Dovete però conoscere, almeno a grandi linee, anche le caratteristiche di quest’ultimo, per non incappare in brutte sorprese.

Perché tutto dipende dalla quantità di acqua di avete necessità. Questo numero lo potete calcolare tenendo conto delle misure del campo o dell’orto, del tipo di pianta e delle condizioni geografiche e ambientali. Naturalmente farete diverse stime: una su base annuale, una su base mensile o stagionale, oltre a quelle giornaliere per sapere effettivamente quanta acqua deve arrivare alla vostra coltivazione quotidianamente.

Per esserne sicuri, dovete verificare due dati: la portata e la pressione. Per la portata, basta riempire una tanica di 20 litri, calcolando il tempo impiegato; avrete la portata di acqua al minuto.

Per la pressione, invece, dovete collegare un manometro alla valvola dell’impianto.

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I diversi tipi di impianti di irrigazione

impianti di irrigazione

Il concetto di irrigazione dei campi è nato insieme all’agricoltura, ovvero fin dall’era del Neolitico. Se l’obiettivo è rimasto lo stesso, metodi e macchinari sono cambiati nel corso dei millenni, con una accelerazione non indifferente negli ultimi decenni.

Posiamo suddividere i moderni impianti di irrigazioni in 4 tipologie principali:

  • A goccia: è il metodo più recente e innovativo, che ha anche il grande vantaggio di permettere un buon risparmio idrico. Come dice il nome, l’acqua viene rilasciata costantemente ma poco per volta, nei punti interessati; è proprio questo ciò che permette di non sprecare acqua
  • Per aspersione: viene usata solitamente per colture a campo pieno e di tipo estensive; l’acqua è irrorata direttamente sulla terra, controllandone flusso e quantità
  • Per infiltrazione laterale: l’acqua scorre lungo piccoli canali, o solchi, realizzati a fianco dei filari di piante; non fuoriesce dal condotto, ma arriva alle radici attraverso il terreno stesso.
  • Con sommersione: è una tipologia di irrigazione si usa solo in certe coltivazione, come quella del riso, in cui il campo viene sommerso d’acqua. Può anche bene anche per gli impianti frutteti, scavando attorno alle piante una piccola fossa riempita d’acqua; si chiama sommersione a conche. E’ possibile solo in terreni pianeggianti.

La realizzazione e la manutenzione degli impianti agricoli Milano dipende dal tipo di terreno e dalle coltivazioni. E’ sempre meglio appoggiarsi a una ditta specializzata, che saprà consigliare la scelta migliore, e si occuperà sia del progetto che della futura manutenzione.

Impianti frutteti, come gestire l’irrigazione

Per un frutteto, che sia un piccolo orto privato oppure all’interno di impianti agricoli Milano, la tipologia migliore per l’irrigazione è quella a goccia. Come già accennato è il metodo più moderno, utilizzato ormai in quasi tutti gli impianti frutteti.

Per creare l’impianto, è necessario avere a disposizione una fonte – un pozzo o un canale -; eventualmente una pompa per creare la giusta pressione; tubi per portare l’acqua nei vari punti del campo; tubi di diametro inferiore, che arrivano a ogni pianta, sui quali vengono montati dei gocciolatoi.

E’ da questi ultimi che esce l’acqua goccia a goccia, assicurando una costante irrigazione del terreno. Questo permette non solo di mantenere sempre la giusta umidità nel terreno, ma anche di portare l’acqua esattamente nel punto in cui ce n’è bisogno.

Potete pensare alla realizzazione e manutenzione di un impianto di irrigazione a goccia anche per il vostro orto di casa, a maggiore ragione se avete un paio di alberi da frutto. Ma va bene anche per le erbe aromatiche o le piante da fiore sul balcone. In questo caso non servirà u impianto irrigazione, ma solo degli appositi “rubinetti” in plastica, da fissare a contenitori d’acqua; vanno bene anche semplici bottiglie.

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I vantaggio dell’impianto di irrigazione a goccia

Jardin

Non solo un benessere per le piante, ma anche un aiuto per l’ambiente. L’irrigazione a goccia è infatti la più utilizzata anche perché offre la possibilità di gestire al meglio la distribuzione d’acqua, senza sprecarne nemmeno una… goccia!

Gli esperti hanno calcolato un risparmio idrico che arriva fino al 70 per cento grazie agli impianti di irrigazione. Ecco qualche elemento in più:

  • riduzione dell’evaporazione
  • eliminazione del ristagno in pozze
  • estrema capillarità e precisione nell’irrigazione
  • minore quantità di insetticida, data la diminuzione di infestanti
  • irrigazione più profonda, per il benessere delle radici

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